Due beni che sono luoghi per eccellenza del sapere, custodi della storia, dell’arte, della letteratura. Questo il fil rouge che ha unito le cerimonie dello Scudo Blu di dicembre nell’ambito del progetto Uno Scudo per la cultura.
Il 12 dicembre, l’affissione si è tenuta all’Archivio Storico Diocesano di Brescia, mentre domenica 17 dicembre è stata la volta della Biblioteca Queriniana di Brescia.
“Lo Scudo Blu è il simbolo internazionale di protezione dei beni culturali dai conflitti armati – ricorda Carolina David, Presidente del Comitato di Brescia della Croce Rossa Italiana -. Archivio Diocesano e Biblioteca Queriniana sono stati individuati come destinatari dello Scudo Blu non solo per il loro valore architettonico e storico ma per ciò che essi rappresentano per la comunità, ovvero punti di riferimento per conservare documenti e opere che raccontano la nostra storia e per tramandare il sapere di generazione in generazione”.
“L’apposizione degli Scudi Blu, oltre a ribadire l’importanza socio-culturale di questi beni, ci permette di rimarcare ancora una volta, davanti al riacuirsi dei conflitti internazionali, il nostro impegno a tutelare i luoghi di cultura, intesi come patrimonio inviolabile della persona e dei popoli, che in essi custodiscono il proprio passato e, con esso, la propria storia – dice Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – . La cultura è un bene prezioso, dobbiamo proteggerla e fare il possibile affinché arrivi alle future generazioni”.
Lo Scudo Blu all’Archivio Diocesano
Dicembre è stato contrassegnato dall’apposizione dello Scudo Blu ad un altro bene molto importante per il patrimonio che custodisce. Si è tenuta, infatti, il 12 dicembre la cerimonia all’Archivio Storico Diocesano, in occasione dell’anniversario dell’apertura avvenuta il 12 dicembre 2009. Presenti, oltre alla presidente di Croce Rossa Italiana – Comitato di Brescia, Carolina David, anche il vescovo di Brescia, mons. Pierantonio Tremolada, il vicesindaco del Comune di Brescia Federico Manzoni, il direttore dell’Archivio Storico Diocesano, prof. Mario Taccolini.
La cerimonia, anche in questo caso, è stata l’occasione per una interessante e partecipata visita guidata al Palazzo Vescovile, per far conoscere meglio questo scrigno di storia e cultura della città. Inoltre, i partecipanti hanno potuto conoscere meglio anche l’Archivio Storico Diocesano, che custodisce un patrimonio eccezionale, tra cui il registro dei feriti nella Battaglia di Solferino, particolarmente significativo per Croce Rossa.
L’Archivio, in generale, è un bene di grande valore, in quanto custodisce un patrimonio di informazioni fondamentali per documentare e conoscere la storia di Brescia e della sua comunità. La presenza di documenti anagrafici, corrispondenza privata, materiale che attesta le attività delle parrocchie in secoli in cui essere erano il centro della vita comunitaria, rappresenta un valore inestimabile, in quanto fonte qualificata e preziosa per conoscere le fondamenta della città.
Scudo Blu alla Biblioteca Queriniana
Era il 13 luglio 1944, quando 518 bombe furono sganciate su Brescia, tra il Cimitero Vantiniano e la ferrovia, dagli alleati, distruggendo inutilmente il centro di Brescia. Morirono centinaia di persone e, tra i beni distrutti, ci fu anche parte della Biblioteca Queriniana, dove andarono persi 40.000 volumi, un terzo del patrimonio allora contenuto.
In occasione della cerimonia dello #scudoblu, sono stati fatti vedere, per la prima volta, alcuni dei libri lacerati dalle bombe. “Lo #scudoblu – ha illustrato Sandro Foti, che ha accompagnato in visitatori in rappresentanza della Biblioteca Queriniana – è una denuncia di pericolo, ma anche un’indicazione perché prima ancora dei libri, sono i corpi degli uomini ad esser lacerati dalla guerra, proprio quei corpi per i quali è nata Croce Rossa, che ringraziamo per averci scudato”.
La Biblioteca Queriniana di Brescia è stata individuata tra i beni destinatari del simbolo internazionale di protezione dei beni culturali dai conflitti armati, in quanto bene di grande valore per la comunità, per il patrimonio di immenso valore che custodisce.
I libri sono infatti il veicolo principale della diffusione della cultura mentre la biblioteca rappresenta la massima espressione dell’accessibilità al sapere, fondamentale per la stessa vita democratica e per la promozione del benessere di ciascuno essere umano.
L’apposizione dello Scudo Blu alla Queriniana è stata anche l’occasione per rinnovare il legame con la delegazione bresciana del FAI, con cui il Comitato di Brescia della Croce Rossa Italiana Comitato ha già collaborato, in particolare nei mesi della pandemia da Covid-19, quando i Volontari della CRI supportarono i Volontari del FAI di Brescia nella riapertura dei luoghi di cultura.
Lunedì 4 dicembre, nella sede bresciana di Croce Rossa si è tenuto un corso di formazione su Scudo Blu ai Volontari del FAI di Brescia, che potranno essere così preziosi portavoce del Diritto Internazionale Umanitario e della protezione dei beni culturali nelle loro attività. Il 17 dicembre, inoltre, dopo la cerimonia prevista alle ore 15:00, si sono tenute le visite alla Biblioteca, fatte proprio dai volontari della delegazione bresciana del FAI.