Cenni storici
Il Duomo di Pesaro si trova vicino a una delle quattro porte d'accesso dell'antica città romana di Pisaurum. Fu costruito sopra una basilica del VI secolo d.C., che a sua volta era stata edificata sui resti di un edificio romano più antico, probabilmente una "Domus ecclesiae" dedicata al culto cristiano. Durante gli scavi all'interno del Duomo negli anni '90 del XX secolo, sono stati ritrovati i pavimenti in mosaico degli edifici precedenti.Il mosaico inferiore, il più antico, si trova a 2,10 metri dal pavimento attuale ed era parte di un edificio sacro paleocristiano distrutto da Vitige, re dei Goti, durante la Guerra Gotica (535-553 d.C.). Solo alcune porzioni di questo mosaico sono visibili attraverso le lacune del mosaico superiore.
Il secondo mosaico, o litostroto superiore, si trova a 1,60 metri dal pavimento attuale ed è databile al VI secolo grazie a un'iscrizione rinvenuta durante gli scavi del 1990. Il clipeo (scudo) dedicatorio è emerso sull'asse della navata centrale, in corrispondenza dell'ingresso della basilica, e la scritta è in lettere capitali. Il clipeo è incorniciato da una treccia e quattro aquile agli angoli, e la dedica recita: "Con l'aiuto di Dio e con l'intercessione della Beata Vergine Maria, Giovanni, uomo illustre, stratega di rango consolare, originario della provincia della Misia, ha fatto costruire dalle fondamenta questa basilica, con ogni devozione". Il dedicante è stato identificato con un generale dell'imperatore Giustiniano, che combatté accanto a Belisario e Narsete durante la Guerra Gotica, contribuendo alla ricostruzione della cattedrale.
Il pavimento musivo, realizzato nei primi anni della seconda metà del VI secolo, era suddiviso in venti tappeti musivi con una struttura geometrica dominata dalla croce latina. I motivi decorativi dei mosaici del VI secolo, presenti nella navata centrale e nelle due laterali, sono tipici del raffinato linguaggio geometrico e simbolico della tradizione bizantina, con simboli paleocristiani come colombe, anatre, cervi, lepri, levrieri, pavoni, pesci e grappoli d'uva. Nel corso dei secoli, il pavimento è stato sottoposto a rifacimenti parziali, con interventi significativi tra l'XI e il XII secolo e soprattutto entro la metà del XIII secolo. Questi rifacimenti mostrano diversi linguaggi decorativi, legati a motivazioni sociali e religiose mutate, con riferimenti a testi letterari come il Liber Monstruorum e il ciclo troiano, che richiamano le radici cristiane medievali europee.
Nel mosaico superiore sono raffigurati anche animali fantastici e terrificanti, come Lamie, Sirene, Centauri-sagittari, Tritoni, Grifoni, leoni e ghepardi. Un nuovo repertorio di seppie, granchi, pesci, colombe e vari uccelli si inserisce nei moduli geometrici alterati dell'originaria stesura del VI secolo. Inoltre, compaiono i nomi degli offerenti che hanno finanziato il rifacimento di singoli tratti della pavimentazione.
Perché è stato scudato
Lo Scudo Blu è stato apposto alla Basilica Cattedrale Santa Maria Assunta di Pesaro il 24 Settembre 2024.
La chiesa, sita sul decumano al centro della città, divenuta poi cattedrale, è attualmente intitolata a Santa Maria Assunta.
I suoi mosaici, risalenti a epoche diverse tra il IV e il XlII secolo, sono inoltre considerati un capolavoro dell’arte musiva e testimoniano l’evoluzione storica e artistica della città,rappresentando una sintesi preziosa e forse unica di espressioni figurative che mostrano la stratificazione della storia religiosa e sociale dal VI al XIII secolo, dalla dipendenza bizantina orientale alle nascenti nazionalità dell’Europa.
Come emblema internazionale, lo Scudo Blu riconosce che il depauperamento o il danneggiamento della Basilica sarebbe una perdita per l’intera comunità e pertanto deve essere adeguatamente conservato e tutelato in ogni occasione.