Cenni storici
Secondo la tradizione locale, il ponte che attraversa il fiume Metauro a Fermignano risale all’epoca romana. Si tratta di una monumentale struttura a tre archi, costruita con blocchetti di pietra disposti in bassi filari, con alcuni tratti restaurati in mattoni. La tecnica costruttiva è simile a quella utilizzata per l'adiacente Torre, che serviva a proteggere questo importante punto di transito. La Torre, alta 24 metri e probabilmente poggiante su fondazioni romane, aveva infatti il ruolo di controllare il guado sul Metauro, fungere da stazione di pedaggio e difendere la città.Il ponte e la Torre sono strettamente collegati e sembrano costituire un unico complesso monumentale, fondamentale per la viabilità medievale. Ai piedi della Torre si trova la fontana pubblica detta "Mascherone", costruita nel 1886. A metà del ponte è presente un'edicola, eretta probabilmente su iniziativa di Federico da Montefeltro e sotto la direzione di Francesco di Giorgio nella seconda metà del Quattrocento. Al suo interno si può ammirare una Madonna col Bambino, opera tardo-quattrocentesca.
Perché è stato scudato
La Torre e il Ponte, che attraversa il fiume Metauro, si trovano nel territorio comunale di Fermignano. I suddetti beni culturali hanno svolto un ruolo di controllo e difesa cittadina, diventando un punto di riferimento centrale e un elemento simbolico di importanza strategica nel contesto territoriale. Infatti, la Torre, detta “delle milizie”, è diventata con il tempo il simbolo della cittadina di Fermignano facendone parte dello stemma comunale.