Cenni storici
Sull’antica strada consolare Flaminia, all’altezza della Gola del Furlo, si apre la Galleria del Furlo, conosciuta anche come Forulus, il piccolo foro nella roccia della montagna. Inizialmente, si trattava di un angusto forellino preistorico, aperto scheggia dopo scheggia, e poi ampliato dal Console Flaminio nel 217 a.C., o forse scavato ancora prima. Nel 76 d.C., accanto a questo Forulus, fu costruita una galleria romana lunga quasi quaranta metri, scavata nel cuore della roccia per volere dell'Imperatore Vespasiano, nel punto più stretto della gola.Adiacente alla Galleria del Furlo, si trova la piccola chiesa-oratorio di S. Maria delle Grazie, eretta alla fine del 1400. Questa chiesa, situata all’imbocco della galleria grande dal lato di Villa Furlo, è ricca di storia. Sorse nel luogo dove i Romani avevano costruito prima una Mutatio, e poi una Taberna, per cambiare i cavalli e dare ristoro ai corrieri e ai viandanti che attraversavano numerosi la gola. In un’area sede di contese e battaglie e soggetta a caduta massi, chi riusciva a salvarsi si fermava nella Chiesina per lasciare un obolo e ringraziare la Madonna.
Perché è stato scudato
Le Gallerie del Furlo e la Chiesa-Oratorio S. Maria delle Grazie di Fermignano sono da secoli elementi caratteristici del Furlo. Questa zona, ricca di storia, era un passaggio cruciale per il collegamento tra l’Adriatico e Roma. Inoltre, la chiesa, oltre ad essere in passato luogo di culto, è stata anche un rifugio per i viandanti, che passando di lì si raccomandavano alla Madonna di assisterli nell’attraversamento di quell’angusto luogo. Oggi sconsacrata, è luogo culturale con apertura stagionale. Al suo interno è possibile trovare una mostra permanente “Verso l’Unità d ‘Italia” e altre mostre occasionali di artisti locali.