Cenni storici
Uno dei principali monumenti di Rovigo è la chiesa della Beata Vergine del Soccorso, più comunemente nota come “la Rotonda” per la sua pianta ottagonale. Risalente agli anni tra il XVI e il XVII secolo, la chiesa fu costruita per conservare l'immagine della Madonna col Bambino, particolarmente venerata dai rodigini, che era affrescata in un oratorio intitolato a Santa Maria alle Mura, eretto lungo la recinzione dell'orto del convento dei frati minori conventuali di San Francesco. I frati risiedevano negli edifici, ora scomparsi, attigui alle vicine chiesa dei Santi Francesco e Giustina e all’oratorio della Beata Vergine della Concezione, noto anche come chiesa del Cristo o della Croce.La costruzione della chiesa fu decisa nel 1594, e in pochi mesi Francesco Zamberlan, quello che oggi chiameremmo ingegnere capo del Magistero delle acque della Repubblica di Venezia, ne progettò la struttura. Il 13 ottobre dello stesso anno, il vescovo della Diocesi di Adria, Lorenzo Laureti, benedisse le prime fondamenta. La comunità cittadina sostenne con entusiasmo l'edificazione della chiesa, contribuendo con donazioni di denaro e materiali da costruzione.
Perché è stato scudato
La chiesa è strettamente legata all’evoluzione socio culturale di Rovigo. La sua importanza è evidente per diversi motivi. Gli interni sono senz’altro la parte più affascinante dell’edificio. Il cuore della liturgia è l’altare di legno, scolpito da Giovanni Caracchio e posto nella chiesa nel 1607, sebbene il disegno originale appartenga probabilmente a Francesco Zamberlan. Una delle sfide principali per l’autore fu valorizzare la piccola immagine della Madonna del Soccorso in una chiesa dalle dimensioni monumentali. La soluzione trovata fu di far sorreggere il dipinto da un gruppo di angeli, circondati dalla presenza benedicente del Creatore.
Il soffitto ha subito diverse modifiche nel corso del tempo. Inizialmente, vi era rappresentata la “Visitazione di Maria ad Elisabetta”, che purtroppo si deteriorò col passare degli anni. In seguito, il soffitto venne ridipinto, ma anche questa versione non resistette a lungo, poiché i bombardamenti austriaci del 1866, durante la terza guerra di indipendenza, danneggiarono gravemente questa parte della struttura, che crollò qualche anno dopo. L’attuale soffitto, realizzato da Vittorio Bressanin nel 1887, è frutto di una terza fase di ristrutturazione.
Il campanile, alto 57 metri, pare sia stato progettato da Baldassarre Longhena, un celebre architetto del Seicento veneto. Questo campanile, l’unica struttura a Rovigo progettata da Longhena, richiama in alcune parti il campanile di San Marco a Venezia. È saldamente ancorato al terreno di sabbia compatta da una massiccia base a scarpata alta 2 metri.