Cenni storici
Poco fuori dall'abitato, lungo la strada che porta a Rasa, sorge la chiesa di San Rocco. Costruita nel 1516 su richiesta del Consiglio Comunale come ringraziamento a San Rocco per lo scampato pericolo della peste del 1511, la chiesa era originariamente affiancata da un convento di frati Serviti. Tra il 1923 e il 1927, quando passò sotto proprietà comunale, la chiesa fu trasformata in Sacrario dei Caduti della prima guerra mondiale. Esternamente, l'edificio recuperò il suo aspetto cinquecentesco, mentre l'interno venne decorato con affreschi murali dell'artista veronese Angelo Zamboni, raffiguranti Storie della guerra. Dove un tempo sorgeva il convento, si trova oggi il suggestivo parco "delle Rimembranze". Nei pressi della chiesa, un maestoso platano storico, a cui la popolazione è molto affezionata, è considerato uno dei simboli della città e viene affettuosamente chiamato "l'alboron de San Rocco" dai cittadini.Perché è stato scudato
All’uscita della chiesa, sulla sinistra, si trova “l’alboron” (grande albero), un platano che, secondo gli storici locali, fu piantato nel 1848 nelle trincee scavate per difendere Lendinara da un’eventuale incursione delle truppe austriache provenienti da Legnago, che fortunatamente non avvenne. Negli anni venti del XX secolo, la chiesa divenne il Famedio dei caduti della prima guerra mondiale (Tempio della Fama). Questa chiesetta è la più apprezzata dalla popolazione di Lendinara e rappresenta non solo un luogo sacro, ma anche un punto di riferimento per tutto il circondario.