Un luogo storico e culturale emblematico per Caravaggio e punto di riferimento spirituale, che rappresenta un patrimonio di altissimo valore per la comunità, che in esso si riconosce, e per visitatori e pellegrini di tutto il mondo che ogni anno vengono a visitarlo. Con questa motivazione, il Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio è stato riconosciuto bene meritevole di Scudo Blu, l’emblema indicato dalla Convenzione dell’Aja del 1954 come simbolo riconosciuto a livello internazionale per la tutela del patrimonio culturale dai rischi dei conflitti armati.
La cerimonia ufficiale di svelamento dello Scudo Blu si è tenuta sabato 9 settembre alle ore 17, nell’ambito del progetto “Uno Scudo per la cultura” promosso da Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia, nell’ambito del bando ‘Bergamo Brescia Capitale della Cultura’ di Fondazione Cariplo, Fondazione Comunità Bresciane e Fondazione Comunità Bergamasca. Presenti il rettore del Santuario Monsignor Amedeo Ferrari, il Sindaco Claudio Bolandrini ed i presidenti di Croce Rossa Italiana Comitato di Caravaggio (Carmine Musio), Comitato di Brescia (Carolina David), Comitato di Bergamo (Maurizio Bonomi), oltre a numerosi volontari, autorità civili, religiose e militari, e cittadini.
“Nell’anno di ‘Bergamo Brescia – Capitale Italiana della Cultura’, ci è sembrato naturale attivarci per promuovere la tutela del nostro patrimonio attraverso gli strumenti previsti dal Diritto internazionale umanitario – ricorda Carolina David, Presidente di Croce Rossa Italiana Comitato di Brescia -. Il Santuario di Santa Maria del Fonte è un bene che ha un valore per la sua comunità di riferimento, che in esso vi si riconosce, ma è anche patrimonio universale, come dimostrano le migliaia di persone che ogni anno vengono a visitarlo. Lo Scudo Blu ne riconosce il valore e diventa strumento di promozione della pace”.
“Tutelare il patrimonio culturale di un popolo significa conservarne l’identità, le tradizioni. Viviamo in un momento molto particolare – ribadisce Rosario Valastro, Presidente della Croce Rossa Italiana – caratterizzato a numerosi conflitti internazionali che quotidianamente minacciano la vita di migliaia di persone e la salvaguardia di monumenti ed opere. Oggi, apponendo lo Scudo Blu al Santuario di Santa Maria del Fonte di Caravaggio, ribadiamo il nostro impegno a proteggere la cultura nel suo senso più ampio, a difenderla, in tempo di guerra e non solo, per custodire e preservare quanto di più prezioso l’uomo abbia prodotto: la sua storia”.
L’iter per lo Scudo Blu al Santuario ha visto la fattiva collaborazione sul territorio del Comitato di Croce Rossa Italiana di Caravaggio, che ha attivamente portato avanti l’iniziativa, interloquendo con la Diocesi di Cremona ed il Comune di Caravaggio, che ha approvato la delibera di inserimento del Santuario tra i beni destinatari di Scudo Blu.
Nella stessa giornata il Santuario ospiterà la XXIV Giornata di Studio sul Diritto Internazionale Umanitario dedicata al tema: “La salvaguardia e la tutela del patrimonio culturale quale fattore di ricostituzione della pace”.
La Giornata si è inserita nella campagna nazionale di Croce Rossa Italiana “Il futuro ha una lunga storia. Proteggiamola” che, nel 2022, ha posto le basi per avviare il monitoraggio del patrimonio culturale italiano meritevole di Scudo Blu e per la divulgazione del Diritto Internazionale Umanitario.
Durante la Giornata di studio sono intervenuti: l’avv. Marzia Como, Delegata nazionale CRI “Principi e valori”, che ha parlato della campagna nazionale per la tutela dei beni culturali nei conflitti armati; il professor Tullio Scovazzi, già professore di Diritto internazionale nelle Università di Parma, Genova, Milano e Milano-Bicocca, che ha approfondito il tema dei Diritti culturali nel diritto internazionale, con particolare riguardo al Patrimonio culturale immateriale.
Massimo Carcione, professore di legislazione e politiche culturali nell’Università del Piemonte Orientale, e direttore del Centro Documentazione Benedicta Regione Piemonte e ricercatore presso l’Università di Bologna e Centro Studi Diritti Umani Università Cà Foscari di Venezia, è intervenuto sul ruolo delle Ong in soccorso della cultura; a seguire, Monica Amari, presidente del Movimento per i diritti e i doveri culturali, ha parlato di diritti e doveri culturali sconosciuti e violati, mentre Manlio Frigo, professore ordinario di Diritto internazionale presso l’Università di Milano, si è occupato di conflitti armati, terrorismo e lotta al traffico illecito di beni culturali.
Sono seguiti poi gli interventi di Alba Bonetti, presidente di Amnesty International Italia, sulla violazione dei Diritti delle donne afgane per l’accesso all’istruzione; il Maggiore Claudio Sanzò, Comandante del Nucleo Carabinieri TPC di Monza, ha parlato del ruolo dell’Arma dei Carabinieri nella tutela del patrimonio culturale; don Gianluca Gaiardi, incaricato per i Beni culturali della Diocesi di Cremona e rappresentante per l’Italia settentrionale del Comitato CEI per i progetti di intervento versi i beni ecclesiastici, ha approfondito il tema della tutela dei beni culturali ecclesiastici, con un focus sul Santuario regionale “Santa Maria del Fonte”.
Per rendere omaggio allo Scudo Blu, grazie all’iniziativa del Comitato di Caravaggio di Croce Rossa Italiana, durante la giornata è stato attivo il servizio filatelico con disponibilità di tre cartoline del Santuario sulle quali il dittico, celebrativo di “Bergamo Brescia, capitale italiana della cultura 2023”, è stato obliterato con l’annullo speciale, dedicato all’evento di apposizione dello Scudo blu al Santuario “Santa Maria del Fonte” di Caravaggio.